Presentata mercoledì 30 marzo 2016 al Consiglio dei ministri, la legge Sapin 2 dà un nuovo impulso alla lotta alla corruzione in Francia. Il trading online, che è costato ai francesi 4,5 miliardi di euro in 6 anni, è il cuore di questo programma. Ecco una panoramica delle modifiche previste
Niente più pubblicità!
Dopo i miliardi di dollari persi nel commercio online, il ministro delle Finanze Michel Sapin propone nella sua nuova legge il divieto di pubblicità per questo tipo di investimenti. Le pubblicità ingannevoli sono, naturalmente, i primi obiettivi di questa misura, dato che, dopo la divulgazione della pratica, gli individui francesi sono stati regolarmente fregati sul web. Ciò nonostante i numerosi avvertimenti dell’Autorité des Marchés Financiers (AMF). Pertanto, la legge Sapin 2 prevede che i broker Forex e le opzioni binarie non possono trasmettere pubblicità, inclusi banner, pop-up, mailing e, naturalmente, sollecitazioni aggressive. In caso di reato, potrebbero essere applicate sanzioni penali.
Migliore controllo per l’AMF
Oltre a vietare la pubblicità nel commercio, la legge Sapin 2 prevede anche il rafforzamento delle risorse di controllo dell’AMF. In particolare, l’istituzione di un’agenzia nazionale anticorruzione potrebbe aiutare l’istituzione a individuare meglio i reati di borsa. Sostituendo il Servizio centrale per la prevenzione della corruzione istituito nel 1993, questo organismo svilupperà strategie più approfondite, con indagini di supporto, e sarà in grado di applicare sanzioni in caso di violazioni. La legge si occupa anche della corruzione internazionale e prevede sanzioni penali in caso di mancato rispetto delle norme. Le imprese che operano all’estero, in particolare nel settore finanziario, devono ora allontanarsi dalla corruzione, a rischio di condanna penale.
Altri punti trattati nella legge Sapin 2
La legge Sapin 2, che, come promemoria, è stata adottata per colmare le lacune della prima legge Sapin entrata in vigore nel 1993. Il ministro delle Finanze propone una migliore protezione per gli informatori. I cittadini che hanno assistito a pratiche illegali sono quindi incoraggiati a denunciarli, con la garanzia di protezione della nuova agenzia. Anche il lobbying è stato riformulato dal Tree 2 Act, con la creazione di un elenco nazionale dei lobbisti e una verifica più rigorosa dei regali. Anche il Consiglio di Stato ha respinto la proposta di una “transazione penale”, che si basa su una “dichiarazione di colpevolezza”. In ogni caso, però, tutte le linee dovrebbero consentire transazioni finanziarie più trasparenti.