Rivelato dal quotidiano “Le Monde” domenica 3 aprile 2016, il caso “Panama Papers” è descritto come la più grande fuga di notizie nella storia del giornalismo. Sarebbe anche il più grande scandalo dell’evasione fiscale che sia mai stato fatto irrompere nella finanza offshore. I dettagli
Una novità per i dati
Quasi 11,5 milioni di documenti dagli archivi di Mossack Fonseca sono riassunti come i “Panama Papers”. La più grande perdita di dati della storia, con più di 2,6 terabyte di file, ovvero circa 2.600 GB, direttamente dagli armadi di questa azienda panamense specializzata nella creazione di società offshore. Queste informazioni sono state esaminate per quasi nove mesi da 370 giornalisti di 107 media di 76 paesi prima di rivelare l’evasione fiscale della società dalla sua creazione nel 1977.
Così, secondo le informazioni raccolte, questa società da sola ha gestito più di 214.000 società offshore per 38 anni. Situate in 21 paradisi fiscali, hanno fornito più di 200 paesi, tra cui 12 capi di stato, 128 politici di alto livello, celebrità e miliardari, 29 dei quali sono nella classifica di Forbes delle persone più ricche del mondo.
Non paragonabile a SwissLeaks
Sebbene già scandalose, le rivelazioni sull’evasione fiscale di SwissLeaks (HSBC) nel 2015 sono molto indietro rispetto a Panama Papers. In effetti, non si tratta di casi speciali, ma di un vero e proprio highlight su scala globale. Sono stati menzionati nomi importanti, con implicazioni da molti paesi come la Svizzera, il Regno Unito, gli Stati Uniti, le Seychelles o il Lussemburgo, tra gli altri. Dal 2015 le informazioni sono state gradualmente trasmesse da una fonte anonima ai giornalisti della Süddeutsche Zeitung.
I dati sono stati poi analizzati in massa da giornalisti dei media russi, americani, svizzeri, brasiliani, indiani, brasiliani, brasiliani e giapponesi, sotto il coordinamento dell’International Consortium for Investigative Journalism (ICIJ) con sede a Washington
Frodi intelligentemente nascoste
Se Mossack Fonseca è stato in grado di costruire un vero impero “Offshore” per 38 anni, è in parte perché l’azienda ha giocato giochi di occultamento che sono difficili da sfondare. Infatti, non tutte le aziende appartenenti ai “Panama Papers” sono illegali, ma alcune sono perfettamente dichiarate. Queste società legali hanno poi svolto il ruolo di “società di copertura” per nascondere il riciclaggio di denaro, la corruzione e l’evasione fiscale, dietro le quali si nascondono i ricchi e i capi di Stato. Un mondo veramente opaco che può ricordarci le pratiche dei molti truffatori all’inizio delle opzioni binarie.