Tra il 2009 e il 2015, la casa automobilistica tedesca Volkswagen avrebbe venduto quasi 1 milione di veicoli con sistemi di inquinamento distorto. Fondamentalmente, l’Organizzazione non governativa, il Consiglio internazionale dei trasporti puliti,
doveva dimostrare che i veicoli venduti dall’impresa tedesca erano meno inquinanti degli altri. Fu testandoli che questo inganno fu rivelato.
Torna allo scandalo Volkswagen
Le analisi hanno dimostrato che le auto diesel sono dotate di un software avanzato in grado di ridurre le effettive emissioni di ossidi di azoto rilasciate in atmosfera. Di conseguenza, il caso Volkswagen , o Dieselgate come è comunemente noto, è diventato uno scandalo globale.
La quota Volkswagen
Il giorno in cui è stato rivelato l’affare Dieselgate, Volkswagen ha perso quasi 14 miliardi di capitalizzazione di mercato, o quasi il 16,5% del suo prezzo in un giorno. Non avendo informato i mercati con sufficiente anticipo, anche il costruttore automobilistico è sospettato di manipolazione dei prezzi. Di conseguenza, le vendite del gigante tedesco sono diminuite di quasi 10 milioni di veicoli nel 2015, la prima volta in 13 anni. D’altra parte, 16,2 miliardi di euro hanno dovuto essere accantonati per compensare il costo dello scandalo negli Stati Uniti. Un duro colpo per la casa automobilistica.
Anche se tutto è a suo svantaggio, il primo trimestre del 2016 della Volkswagen è stato migliore del previsto. Con un risultato operativo di 3,4 miliardi di euro, l’azienda tedesca avrebbe superato di 250 milioni di euro le previsioni più ottimistiche in materia, dimostrando che l’azienda è ancora solida e che non si deluderà. In ogni caso, gli investitori noteranno queste performance e non saranno loro indifferenti. Ciò suggerisce che il prezzo delle azioni Volkswagen è destinato ad aumentare nuovamente.
Un passaggio tecnologico verso l’elettricità
Sebbene abbia perso quasi un quarto del suo valore, l’azienda tedesca dovrà ottimizzare efficacemente il suo portafoglio di attività se vuole essere pronta a trasformare la sua immagine dopo lo scandalo Dieselgate. Infatti, il gruppo avrebbe bisogno di quasi 10 miliardi di euro entro la fine del 2015 per attuare una trasformazione orientata all’elettricità. Tutte le marche e le attività dovranno essere modificate e sollecitate.
Per riacquistare la propria immagine, il gruppo punta a lanciare la produzione di quasi 30 nuovi modelli elettrici nei prossimi dieci anni circa. Questa immagine è completamente diversa da quella che si attacca alla pelle di un “truffatore dell’inquinamento”. Il gruppo tedesco vuole rilevare se stesso e prevede di ridurre i costi commerciali e amministrativi a meno del 12% del fatturato e prevede una redditività operativa dal 7% all’8% entro il 2025.
Sarà quindi una buona idea monitorare il corso delle azioni Volkswagen per essere pronti ad investire quando sarà il momento giusto, se gli obiettivi dell’azienda automobilistica saranno raggiunti. Volkswagen ha perso un sacco di soldi in questo business e vuole recuperare. Vale la pena di notare che per raggiungere questo obiettivo, all’interno del gruppo si verificheranno cambiamenti significativi. Ciò suggerisce una possibile evoluzione positiva del prezzo dell’azione VOW3.
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