Il caso Kerviel è al centro dell’attenzione ormai da qualche anno. Si ricorda che nel 2008 Jérôme Kerviel, dipendente della Société Générale, avrebbe causato a quest’ultima una perdita importante di quasi 4,9 miliardi di euro. Société Générale ha poi presentato una denuncia. Quasi 6 anni dopo, il caso non è ancora chiuso
Una breve retrospettiva sul caso Kerviel
Nel 2008, Jérôme Kerviel è stato citato in giudizio dal suo datore di lavoro (Société Générale), che lo ha definito responsabile della perdita colossale di 4,9 miliardi di euro subita a causa delle sue azioni. Nell’ottobre 2010 è stata accertata la sua colpevolezza e condannato per violazione della fiducia, contraffazione e uso di falsificazioni, ma anche per l’introduzione fraudolenta di dati in un sistema automatizzato. Oltre a 5 anni di carcere (di cui 2 anni di sospensione condizionale della pena), gli è stato anche ordinato di rimborsare le perdite di 4,9 miliardi di euro della Société Générale. Jérôme Kerviel impugna questa sentenza, ma è confermata nel 2012. L’ex operatore economico deferisce il caso alla Corte di Cassazione. Se la condanna penale è confermata, egli non è più tenuto al risarcimento dei danni. In ogni caso, il caso non è concluso, in quanto l’aspetto civile è ancora oggetto di una nuova procedura prevista per la fine di gennaio 2016. Ma le cose non evolvono necessariamente come previsto…
C’era corruzione giudiziaria nel caso Kerviel?Di fronte ai numerosi sviluppi del caso Kerviel, molti si chiedono se vi sia stata corruzione giudiziaria. In ogni caso, alla fine di gennaio 2016, la Corte d’appello di Versailles dovrebbe pronunciarsi sui danni richiesti dall’ex datore di lavoro di Jérôme Kerviel. Quest’ultimo dovrà pagare o no? Va ricordato che l’importo richiesto è il più alto mai richiesto nella storia.
Anche se molti stavano aspettando di sapere come sarebbe finito il caso, il resto del caso sembra ancora piuttosto vago. Dopo le nuove informazioni fornite dal giovane, il tribunale è stato costretto a sospendere il nuovo processo in questione. Tra queste, la testimonianza incriminante di Nathalie Le Roy, investigatrice della Brigata Finanziaria. A titolo di richiamo, dopo aver cessato di essere responsabile del caso, la signora Le Roy ha proseguito le sue indagini e ha registrato (illegalmente) le dichiarazioni di Chantal de Leiris, ex procuratore aggiunto presso la sezione finanziaria della Procura della Repubblica di Parigi responsabile del caso dal 2012 al 2014. Quest’ultimo è volto a confermare il fatto che la società in generale era a conoscenza delle azioni di Jérôme Kerviel.
Molte domande sono poste indirettamente anche in merito all’interferenza della Société Générale nella giustizia, ai legami tra gli avvocati e la procura. L’avvocato di Jérôme Kerviel intende fare buon uso di questa registrazione, ritenendo che il pubblico ministero e il pubblico in generale adattino le regole di giustizia come meglio credono. Pertanto, egli ritiene che la registrazione sia del tutto ammissibile. Resta da vedere come questo fatto potrà essere utilizzato nel contesto del processo.
Ultime notizie: il processo sarà sospeso per almeno due mesi, per poi riprendere dopo il 21 marzo 2016. Da continuare.
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